Chiacchiere con

Chiacchiere con: Cecilia Claudi

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Ciao Reader! Oggi sono tornata con una nuova rubrica intitolata Chiacchiere con.

Chiacchiere con è una rubrica che verrà pubblicata ogni due settimane, di mercoledì, dove intervisterò un autore o autrice con cui ho collaborato, per scoprire qualcosa in più sulle loro opere, sprazzi di vita e aneddoti vari che possono consigliare.

Per questo primo episodio ho deciso di intervistare una delle mie primissime collaborazioni, un’autrice che ha creduto in me fin dall’inizio, con la quale ancora collaboro oggi giorno e sono felicissima e sto parlando di Cecilia Claudi.


Cecilia Claudi

Ormai sono anni che collaboro e conosco Cecilia, una ragazza splendida e dolcissima.

L’ho conosciuta con il primo libro della trilogia Attraverso le fessure, un paranormal romance che mi ha fatto innamorare della sua penna e dei personaggi, per poi seguirla anni dopo con il secondo e terzo volume.

Abbiamo poi continuato la collaborazione con un’altra serie intitolata Dove & the Wolf la quale è formata da due volumi, il primo Full Moon e il secondo Waning Moon.

Devo ancora iniziare a leggere il primo volume, mi è stato inviato da poco e ancora deve arrivare e io non vedo l’ora di scartarlo e iniziarlo; sono rimasta subito attratta dalla trama e dalla copertina; è un mattonazzo ma non mi spaventa.


E ora dopo questa lunga premessa, è arrivato il momento dell’intervista.


Intervista a Cecilia Claudi

1) La prima domanda penso sia comune a tutti: Com’è nata la passione per la scrittura?

Intanto grazie mille per la disponibilità e per lo spazio che mi stai dando.

Allora, sono sempre stata una lettrice accanita e mi sono ritrovata spesso ad immaginarmi le storie che leggevo nella mia testa, cambiandone le caratteristiche. È solo durante il primo anno di università, però, che ho iniziato a scriverle. Ho riempito pagine dopo pagine di racconti che mi ronzavano per la testa ed è così che sono nati i miei primi romanzi e anche altri sette che però al momento sono solo accennati, per quanto mi piacerebbe molto finirli prima o poi.

2) Ti ho conosciuta con Attraverso le fessure, una trilogia paranormal romance possiamo dire, come ti è venuta l’idea per questa trama?

Da un misto di cose. Stavo vedendo Criminal Minds in modo abbastanza ossessivo in quel periodo e mi è venuto in mente un caso su cui basare la storia, solo che non ero certa di volerlo scrivere, perché non volevo che risultasse troppo simile a Blue Sugar, l’altro suspense romance che ho scritto. Solo che ripensando proprio a quel libro, mi sono ricordata l’idea iniziale che avevo per quello e come avrei voluto scriverlo, ma non sono riuscita. Da lì è nato il personaggio di Lydia e poi tutto il resto della storia. Holden è stato l’ultimo tassello.

3) Come mai una trilogia invece che un volume unico?

L’idea iniziale era proprio di fare un volume unico, anche perché ero appena uscita da una trilogia e volevo evitare di crearne un’altra. Il problema è che per costruire la storia e il rapporto tra Jaz e Den in un modo che non sembrasse forzato, ho trovato giusto trasformare il libro prima in una dilogia e poi in una trilogia. Mi dispiace aver fatto attendere i lettori, ma penso anche che così ogni cosa abbia avuto il proprio spazio.

5) Ti rispecchi nei modi timidi ma testardi della protagonista Jazlyn? 

Anche troppo. È tra i personaggi che mi rispecchia di più, per certi versi. Di solito cerco di mettere della distanza tra me e i miei libri, ma per il modo in cui Jaz doveva essere mi sono basata un po’ anche su ciò che ho vissuto io.

6) Una delle domande più difficili che ti avranno mai fatto.. qual è la tua creazione preferita?

Sarà sempre l’ultima che ho scritto. Forse perché ho ricordi più recenti, o perché è quella con cui sono più connessa al momento, ma quella che sto scrivendo nel momento in cui mi viene posta la domanda sarà sempre la mia creazione preferita. Senza togliere nulla alle precedenti, visto che se le ho pubblicate è perché le amo e perché sono convinta di quello che ho scritto.

7) Personaggio che più senti tuo?

Jazlyn, per i motivi che ho detto prima, ma anche per tutta la parte che riguarda le sue paure e le sue ansie. Abbiamo molto in comune, anche se ho cercato di mettere della distanza e amplificare alcune delle sue paranoie. Tra tutti quelli che ho creato è quello che sento più reale e più mio. Poi, molto a ridosso, ci sono West, Evie e Jamie.

8) Hai altri progetti nel calderone?

Anche troppi e ben poco tempo per completarli. Innanzitutto ho da finire la dilogia di Dove & the Wolf, ma manca veramente poco, poi ho altri due paranormal romance che vorrei scrivere e un contemporary romance, che idealmente vorrei far uscire in un anno. Vedremo cosa si riesce a fare.

9)Qual è il genere che più ti piace scrivere?

Principalmente romance, ma mi piace sempre mischiare qualche altra sfumatura, tipo il paranormal o il suspense, come penso si sia ben visto nei libri che ho pubblicato fino ad ora. Vorrei affrontare anche qualcosa di un po’ più semplice e lineare, ma al momento mi diverto così.

10) Il genere di cui vorresti scrivere ma ancora non l’hai mai fatto?

Allora, non sono proprio generi, forse più sottogeneri, ma vorrei tanto scrivere un dark romance o un MC romance. Ultimamente sto anche pensando a un RH romance, solo che non mi sono ancora messa. Amo leggerli e vorrei riuscire a creare qualcosa di cui sono soddisfatta e non è per nulla semplice. Quindi, intanto, sto portando avanti altri progetti. Vedremo.

11) Un consiglio che vorresti dare alle/ai giovani scrittori/scrittrici che si addentrano in questo mondo e non sanno come fare?

Non c’è un modo giusto per farlo. Credo che l’importante sia seguire l’istinto. C’è chi preferisce programmarsi ogni singola scena fino ai minimi particolari e chi preferisce invece farsi guidare dall’ispirazione. Tutte e due sono giuste e penso sia sbagliato forzare una delle due cose. Bisogna scrivere nel modo che si pensa essere giusto e soprattutto quello che piace a se stessi. Poi si parte da lì.

Se si è molto fortunati, si può aver successo subito, ma la stragrande maggioranza delle volte non si avrà il risultato che si sperava di ottenere. E poi si rinizia da capo.

Ti deve piacere quello che scrivi e devi essere a tuo agio nel modo in cui lo fai, altrimenti sarà molto difficile andare avanti. Già così, chi è soddisfatto dei propri libri ha un sacco di dubbi.

12) Come nasce l’ispirazione per un tuo racconto?

Dipende, può essere da un libro, da una serie TV, da qualcosa che sto vedendo, o un’esperienza personale. O perfino un misto di cose. Ho molte idee, ma solo quelle che riesco bene a visualizzare o sviluppare si trasformano poi in un libro.

13)Il tuo motto preferito?

Sinceramente, non credo di averne uno al momento. Cerco per lo più di andare avanti, un’ansia alla volta.


Bene Reader, per oggi è tutto. Io ti mando un saluto virtuale e rimani collegato per non perderti i prossimi articoli!

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