A spasso tra i generi letterari

A spasso tra i generi letterari: #5 romanzo storico

romanzo storico
romanzo storico

Ciao Reader! Sono tornata con un nuovo appuntamento per la rubrica A spasso tra i generi letterari #5: il romanzo storico.

Dopo aver esplorato e analizzato i generi giallo, thriller, romance e fantasy, oggi è il turno del romanzo storico.

Partiremo dalla sua nascita, il suo sviluppo e alcuni consigli di lettura da non perdere assolutamente.

Iniziamo!


Il Romanzo Storico: nascita e sviluppo

Il romanzo storico è un genere narrativo che ha preso forma nel corso dell’Ottocento, in particolar modo in Europa.

In quel periodo la narrativa ottenne sempre più interesse rispetto ad altre forme letterarie.

I fattori principali di questo evento furono il rinnovamento degli studi storici come conseguenza dell’affermarsi del metodo scientifico, un interesse per la storia infine l’ascesa del Romanticismo.

Questo genere narrativo inoltre mescola storia e invenzione.

Si sviluppa attraverso una serie di eventi concatenati proiettati nel passato, permettendo al lettore di esplorare epoche lontane e rivivere atmosfere, usi, costumi e mentalità di quei tempi.

Walter Scott è considerato il padre del romanzo storico, con l’opera Waverley del 1814 la quale ha definito le convenzioni del genere.

Per essere definito storico, un romanzo deve essere ambientato almeno cinquant’anni dopo gli eventi descritti o scritto da un autore che non era ancora nato al momento degli eventi narrati.

Il genere si è poi evoluto includendo variazioni come il romanzo ucronico, pseudo-storico, fanta-storico e multi temporale, ampliando così le possibilità narrative e tematiche all’interno della cornice storica.


Le caratteristiche del romanzo storico

Come scritto in precedenza, le vicende sono collocate in epoche storiche lontane, spesso non vissute dall’autore. Vi si combinano fatti storici con elementi di fantasia e personaggi inventati e gli scrittori si impegnano a rispettare la verità storica pur mantenendo la libertà creativa.

Un esempio lampante è la storia di Renzo e Lucia, nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni scritto nel 1821.

Manzoni si ispira al XVII secolo per la sua opera e non rappresenta solo uno sfondo, bensì, si può dire che è il vero protagonista del romanzo. La storia è ambientata nella Lombardia del XVII secolo, durante il periodo del dominio spagnolo e la peste del 1630. L’autore descrive con grande attenzione gli aspetti caratteristici di questo periodo: dal Ducato milanese sotto il dominio spagnolo, i potenti signorotti circondati da sgherri, la miseria degli umili, i raccolti scarsi e le sommosse popolari. Le vicende dei due personaggi, Renzo e Lucia, si intrecciano con la grande storia dell’epoca, creando un connubio coinvolgente e commovente.

Tuttavia le vere intenzioni di Alessandro Manzoni erano quelle di criticare la società del suo momento ossia quella del 1800 la quale era sotto la dominazione austriaca, ma per motivi di censura ha voluto usare questo excursus di una storia ambientata nel passato.


Il romanzo storico del ‘900

Sopra ho citato Manzoni e Scott. Per completare la mia triade, non posso non nominare Il nome della rosa scritto da Umberto Eco, un romanzo storico ambientato in un monastero benedettino nel XIV secolo, con misteri, intrighi e un’atmosfera gotica.

Umberto Eco viene definito il padre del romanzo neostorico italiano.

Il romanzo neostorico ha subito notevoli trasformazioni rispetto a quello “tradizionale”, e ha delle caratteristiche difficili da definire in modo univoco, però si possono comunque delineare alcuni aspetti che hanno in comuni tutti i romanzi di questo genere: un esempio è la perdita della prospettiva storica, ossia gli autori abbandonano la visione della storia come un processo in evoluzione, il contesto storico viene piegato per raccontare storie che dialogano con la contemporaneità infine l’interesse per le storie degli umili e sconfitti ossia gli scrittori si sono concentrati su personaggi comuni senza dare loro dimensioni ideologiche definite.


Alcuni consigli di lettura

Spaziando fra i classici bisogna nominare anche Guerra e pace di Lev Tolstoj, un libro che personalmente mi fa molta paura, non solo per la grandezza ma soprattutto per la penna di Toltoj, che so essere non propriamente fluida e di facile comprensione anche a seguito della mia propria esperienza con Anna Karenina (iniziato più volte ma mai concluso per lo stesso motivo), però una volta nella vita, va letto…

Guerra e pace è ambientato durante le guerre napoleoniche e segue le vite di diverse famiglie aristocratiche russe. Toltoj mescola eventi storici con storie personali e riflessioni sulla vita, amre e il destino.

Toltoskj ci offre un’analisi della società russa dell’epoca, temi come la guerra, politica e moralità.

Ultimo nome dei classici, da recuperare assolutamente, è La lettera scarlatta d Nathaniel Hawthorne, ambientato nel XVII secolo nella colonia puritana del Massachusetts, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne, che viene punita per adulterio. Hawthorne esplora le tensioni tra morale religiosa e comportamenti umani. Viene fatta una critica (neanche troppo sottile) della società puritana e dei suoi valori rigidi, esaminando temi come il peccato, il giudizio e la redenzione. La caratterizzazione di Hester Prynne e la sua lotta per la dignità e la libertà personale sono centrali.


Se hai voglia di leggere qualcosa di più contemporaneo puoi andare sicur* su Camilleri.

Ora ti starai chiedendo: Ma Camilleri non scriveva gialli? Beh sì, però si è cimentato anche sul romanzo storico, e ne ha scritti diversi anche se il mio preferito è assolutamente La mossa del cavallo, ambientato in una Sicilia ottocentesca, il romanzo racconta la storia di un giovane impiegato statale, delegato del governo in un piccolo paese siciliano. L’uomo si ritroverà coinvolto in intrighi locali e lotte di potere. Qui Camilleri usa, e anche magistralmente, il contesto storico per esaminare le tensioni sociali e politiche, fa una riflessione su dinamiche come il potere, onestà e la corruzione, riflessioni che si potrebbero benissimo porre ai giorni d’oggi.


Altro consiglio, sta volta del ventesimo secolo, è Elsa Morante, con La Storia.

A mio parere, si parla troppo poco di questa autrice, che meriterebbe molto.

Le sue opere, tutte pubblicate Einaudi tascabili, sono scritte magistralmente, partendo da L’isola di Arturo, fino a quelle meno note esempio Aracoeli, un romanzo che esplora temi profondi come la ricerca dell’identità, il rapporto tra genitori e figli, e la natura del ricordo. Al suo interno l’autrice offre un’analisi profonda e sfaccettata della psiche in generale e in particolar modo del protagonista, mettendo in evidenza le complessità delle relazioni famigliari e gli aspetti più oscuri della memoria.

Tornando a La Storia. un romanzo storico pubblicato nel 1974, ambientato a Roma durante la seconda guerra mondiale e segue le vicende di Ida Mancuso, una maestra vedova con due figli, uno dei quali è frutto di una violenza subita da un soldato tedesco. In questo romanzo, l’autrice ci offre una prospettiva del periodo bellico attraverso occhi di personaggi comuni, mostrando gli orrori della guerra e le sue conseguenze nella vita quotidiana delle persone . La narrazione mescola eventi storici reali con la vita immaginaria di personaggi, offrendo cosi una visione intima e coinvolgente di questo periodo.

Tramite l’excursus della storia, l’autrice vuole esplorare temi della violenza, della resistenza e del potere.


Ultimo consiglio del giorno, anche questo di un personaggio femminile, è Alda Merini.

Alda Merini è conosciuta soprattutto per le sue poesie dove affronta temi personali, spirituali e spesso dolorosi tuttavia si è cimentata anche nella scrittura di alcuni romanzi, ne vale la pena citare uno scritto autobiografico ossia L’Altra Verità. Diario di una diversa: un romanzo dove l’autrice riesce a raccontare la propria esistenza con il disturbo mentale e l’internamento in ospedali psichiatrici, offrendoci così una realtà sugli ospedali psichiatrici in Italia nella seconda metà del ventesimo secolo.

Non è un romanzo storico, è certo, ma ci offre un aspetto inedito della storia sociale italiana di quel periodo.


Per concludere, il romanzo storico ci offre un viaggio nel tempo, unendo passato e immaginazione in un modo affascinante!


Tu hai mai letto uno dei romanzi che ho citato io? Ne hai altri da consigliarmi? Fammelo sapere nei commenti!


Bene Reader, per oggi è tutto. Io ti mando un saluto virtuale e rimani collegato per non perderti il prossimo incontro della rubrica A spasso tra i generi letterari! 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *