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Recensione: L’Eletta di Tina Fancy

L'Eletta di Tina Fancy

Ciao Reader! Oggi sono tornata con una nuova recensione: L’Eletta di Tina Fancy. 

L’Eletta di Tina Fancy è un Contemporary Romance autoconclusivo, pubblicato in self il 4 maggio 2023 ed è disponibile sia in versione cartacea che formato e-book.


Dubito che esista qualcuno, a questo mondo, così perfetto da essere esente da qualunque rimprovero. Certo, non tutti gli errori hanno lo stesso peso, eppure non credo che continuare a lamentarci del passato abbia un senso! Meglio tentare di rimediare, per quanto possibile. 

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Solo chi non ama, non sbaglia… e chi non ha mai sbagliato, non ha vissuto davvero.  


L’Eletta di Tina Fancy

Ammetto che non ho mai letto nulla dell’autrice Tina Fancy, e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa in particolar modo della sua maestria nello scrivere in terza persona; non è facile adottare questa scelta poiché potrebbe uscire fuori un prodotto confusionario, senza né capo né coda mentre l’autrice riesce a serpeggiare maestosamente fra le insidie di questa tecnica. 

Ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia voluto inserire argomenti spinosi come sfondo alla storia che tuttavia, non appesantiscono per niente la trama anzi, le danno un tocco in più rendendola unica.


Si parla del tema della mafia, di quanto essa possa sembrare amica ma in realtà risulti essere perfida, che ti segue e ti incatena come una piovra dai mille tentacoli.

Si nominano anche temi come l’omosessualità, di quanto sia difficile viverla in un periodo e luogo dove era impensabile una cosa del genere (ci troviamo nel West Virginia, 1955), e di come sia doveroso dover seguire i canoni della società solo per non essere etichettati in modo negativo e risultare un reietto (un po’ simile ad oggi giorno; nonostante stiamo nel 2023 vivere la propria sessualità come vogliamo, rimanere ancora un tabù per colpa della mentalità chiusa di molte, moltissime persone), e ancora i temi della violenza sulle donne, del quale si parla spesso sì, ma sembra servire troppo poco poiché si sentono troppo spesso notizie del genere; ma é possibile mai che siamo riusciti ad andare sulla Luna ma non riusciamo ad emanciparci?

Sembra di essere tornati all’uomo di Neanderthal dove si uccideva per la sopravvivenza… 


Il mio personaggio preferito in assoluto? Beh non é ho uno solo, bensì due ossia Maxwell e Melody

Nonostante io e Maxwell non fossimo partiti col piede esatto, si è trasformato in un bellissimo personaggio; da quello che era nato come un proprio vizio è diventato un profondo amore per una donna bellissima, un amore che alla fine si é basato sul rispetto e la fiducia reciproca, nonché anche sull’attrazione fisica; mi è dispiaciuta molto la sua fine, però penso doveva andare così, doveva “solo” lasciare un segno nella vita di Mil (Emily, la nostra protagonista), doveva farla sentire amata e maturare e solo insieme ci sono riusciti. 


Poi Melody, anche con lei non mi ci sono presa inizialmente, invece pian piano che avanza la storia, aveva sempre un ruolo importante, grazie a lei Emily riuscirà ad amarsi non solo fuori ma anche dentro, riuscirà a darle forza per liberarsi dalla sua gabbia e finalmente essere libera di vivere, ciò che per tanti anni non era riuscita a fare, ossia vivere la propria vita e realizzarsi. 


Personaggio che mi è piaciuto meno? Assolutamente John

Okay, la vita non è stata un bocconcino con lui ma caspita, vuoi una cosa? La desideri fino alla follia? Allora lotta per lei; invece John si è dimostrata solo una persona che si fa vivere dalla vita e che non la vive, non prende in mano le redini del gioco, piuttosto preferisce piangersi addosso e scegliere la via più semplice per risolvere le cose ossia il denaro, ma denaro sporco, che inizialmente è bello se non l’hai mai avuto ma ti fa diventare ciò che mai avresti pensato, ossia un mostro. Piano piano la violenza ti mangia dentro e tu te ne accorgi solo quando della tua anima non ne è rimasta neanche un briciolo, ed è troppo tardi per risolvere. 

Inoltre vorrei spendere due paroline anche su Clarisse… Una donna che ha amato tanto ma mai stata ricambiata; si sente vuota e colma quel vuoto con il sesso, purtroppo però, facendo così, riempi sì quei vuoti ma per poco tempo, poiché una volta finito, rimani sola con te stessa e l’unica cosa che vorrai è un forte abbraccio ma non ci sarà nessuno a dartelo se non il tuo riflesso e questo ti farà soffrire di più. A volte la strada più facile non é sempre quella più giusta… 


Per concludere, non posso fare altro che complimentarmi con Tina Fancy per questo bellissimo racconto; una scrittura fluida, semplice, ti tiene incollata alle pagine, storia ricca di alti e bassi, momenti di suspence e di quiete.

Sarà veramente un piacere leggere questo libro; non te ne pentirai!


Bene Reader per oggi è tutto; ti mando un saluto virtuale e alla prossima! 

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