Chiacchiere con

Chiacchiere con: Sara Colombo

Chiacchiere con Sara Colombo

Ciao Reader! Oggi sono tornata con un nuovo episodio della rubrica Chiacchiere con.

Chiacchiere con è la rubrica dove potrai trovare le interviste di molti autori e autrici e oggi è il turno di Sara Colombo.

La settimana scorsa ho pubblicato la recensione sul libro di Sara Colombo intitolato Istantanee dell’anima,, un libro di riflessione e crescita personale, che mi ha colpito particolarmente.

Quando ho saputo che Sara avrebbe partecipato al Salone del Libro ne ho approfittato; le ho chiesto se fosse disponibile per un’intervista, ed eccoci qua.

Ammetto che ero abbastanza agitata; avevo un milione di domande anche perché il libro fa emergere tanti spunti riflessivi, invece Sara è stata speciale, disponibile nonostante non avesse pranzato, mi ha dedicato tutto il suo tempo.

Detto ciò, caro lettore, ti lascio all’intervista e alla scoperta dell’autrice, che è veramente una persona interessante.


Intervista a Sara Colombo

1) Ciao Sara. Intanto volevo ringraziarti per quest’opportunità che mi hai regalato, non solo di leggere il tuo libro ma anche del tempo che mi concedi nell’intervistarti.

La prima domanda che ti faccio: Istantanee dell’anima è la tua prima pubblicazione?

Sì, è la mia primissima pubblicazione. Anni fa non pensavo nemmeno di scrivere. Da giovane volevo fare la giornalista o anche la maestra per bambini dai 0 ai 6 anni, poi non so se lo sai, mi suono arruolata nell’esercito per circa tre anni, quindi, non avrei mai pensato di scrivere o addirittura pubblicare un libro.

2) Come ti è venuta l’idea di scrivere questo libro e in che periodo della tua vita lo hai scritto?

Sembrerà paradossale ma è la verità: la trama della storia mi è arrivata una notte mentre dormivo durante un sogno.

Era il periodo del Covid, mia figlia era appena nata e mi sono sentita in difficoltà, la difficoltà di non sapere se ci fosse stato un futuro né la situazione e per questo mi sono rintanata nella scrittura.

3) Istantanee dell’anima: un titolo insolito ma d’impatto; come lo hai trovato?

Ammetto che il mio primo pensiero era stato Polaroid, mi sembrava adatto anche per la scena (no spoiler) però avevo paura di avere dei problemi in seguito con la casa vera e propria; ho chiesto anche a un professionista del mestiere avvocato e mi aveva detto che al 99% non ce ne sarebbero stati, però per non rischiare, ho deciso di cambiare, e all’improvviso mi è arrivato il titolo perfetto, Istantanee dell’anima.

4) Quanto ti rispecchi nella figura della nostra protagonista Serena?

Ho cercato di creare una persona più universale possibile; una figura nella quale chiunque legga questa storia ci si può rivedere. Sai, da piccola ero un po’ un piccolo anatroccolo però poi sono sbocciata. Dedico il mio percorso e quello di Serena a tutte le donne che si trovano come nella mia situazione.

5) Maria Beatrice Arnoldi: un personaggio tanto interessante quanto enigmatico. Come sei arrivata a questa figura?

Mi sono ispirata molto a mia nonna, figura molto importante della mia vita; Maria Beatrice Arnoldi é un po’ come la figura che avrei voluto trovare nella mia crescita. Oggigiorno è difficile trovare qualcuno che ci sproni nelle cose che facciamo anzi, cercano solo di abbatterci.

6) Il tuo romanzo inizia piano ma arrivati a un certo punto sembra quasi volesse correre. Questo cambio ritmo era voluto?

Sì. Ho pensato di iniziare la scrittura del mio romanzo molto lenta, come nella vita reale. I cambiamenti non avvengono mai subito, immediatamente ma c’è un processo che ci porta a cambiare, un susseguirsi di eventi che ci fanno scattare qualcosa nella testa e poi scorre tutto, prende il ritmo.

7) Scriverai altri romanzi? Se sì, ti piacerebbe cimentarti in altri generi?

Ammetto che già sto pensando ad altri romanzi da scrivere. In questo momento ne sto preparando due; il primo é molto simile a Istantanee dell’anima che tratta temi della famiglia, della natura ma soprattutto delle perdite e come affrontarle, mentre il secondo è un romanzo di narrativa, totalmente diverso dal passato, poiché è a stampo militare in collaborazione con un altro autore (non posso ancora fare spoiler hehe)…

8) Tre parole per descrivere la storia di Istantanee dell’anima?

Che domanda difficile… Ci provo:

Sorprendente

– Profonda(mente) legato all’anima

-Vicino. Ho cercato di creare un libro specchio, non solo della mia anima ma per tutte le anime che si cimentano in questa storia

9) Tre parole per descriverti?

Una domanda ancora più difficile…

Empatica – Sognatrice (sono una persona idealista, credo ancora al principe azzurro) – Colorata (nel senso che cambio sfumature in base al mio stato d’animo)

10) Ultima domanda che faccio sempre quasi da rito: Un consiglio che vorresti dare a chi si cimenta per la prima volta a questo mestiere, quello della scrittura?

Di crederci, sempre fino alla fine anche se qualcuno proverà a calpestarti in tutti i modi. Consiglio però anche di provare ad accettare le critiche ma solo quelle costruttive e non distruttive. Bisogna capire come fare una cèrnita tra le critiche negative, che ci potrebbero solo fare male e quelle costruttive, che ci permetteranno di crescere, di diventare qualcuno magari, un giorno.


Bene Reader, per oggi è tutto. Io ti mando un saluto virtuale e rimani collegato per non perderti i prossimi articoli!

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