Ciao Reader! Oggi sono tornata con un nuovo articolo un po’ critico/chiacchiericcio al quale ho voluto dare il titolo Come rovinare un libro e un’autrice da milioni di visualizzazioni: Istruzioni per l’Uso, e ora spiego il perché.
Diverso tempo fa mi è giunto sotto mano un articolo di una BookBlogger di nome Ilenia e un video di Isabella Nanni (famosa traduttrice di molti historical romance), su un libro di Jay Crownover pubblicato dalla Ruby Ink Edizioni.
Ti starai chiedendo: E allora? Cosa c’é di strano?
Beh… Questo libro ha fatto molto scalpore e non perché l’autrice ha milioni di lettori e lettrici bensì per il metodo di traduzione e la sua grafica poiché sono state realizzati mediante IA.
Ma partiamo dall’inizio…

Figlio prediletto di Jay Crownover
Inizio con il dire che non sono un’amante della Crownover, ma so che è un’autrice con milioni e milioni di followers e molti di loro aspettavano un suo ritorno sugli schermi e nelle librerie ma sicuramente, non in questo modo…
Figlio prediletto è il primo volume della serie The forever marked pubblicata da Ruby Ink Edizioni.
Il problema principale di questo libro non è neanche la cover (fatta palesemente con IA (personalmente, non mi piace molto, la trovo vista e rivista e fuori tema con la trama e la storia) bensì la traduzione.
La traduzione dall’inglese all’italiano è stata fatta palesemente con google traduttore ad esempio “Amavo la mia sorellina con tutto me stesso […] Raramente avevamo segreti l’una per l’altra.”
I due soggetti non concordano nel genere e non é solo un refuso visto che si ripropone più e più volte.
É evidente che la storia non sia stata tradotta da un essere umano; tutti saprebbero concordare il genere e numero delle frasi e non scambiare i pronomi personali.
Per arrivare a tradurre un libro, ci vuole una padronanza della lingua molto elevata e a volte, ciò non è abbastanza. Bisogna studiare anche le terminologie corrette per la traduzione di un libro, certi modi di dire specifici per ogni genere non si traducono pari e precisi, ogni cosa ha il suo posto.
Ci sono master specifici per questo lavoro, lauree triennali e magistrali che si possono frequentare se si vuole intraprendere questo mestiere e percorso.
Io stessa, laureata alla triennale di lingue e traduzioni presso La Sapienza di Roma, non mi addentro in questo mondo, poiché sono ancora molto acerba e ho deciso di spendere soldi per la mia formazione, scegliendo un master (anche particolarmente costoso, lo ammetto) in traduzione editoriale (e giuridica nel mio caso).
I professionisti si devono pagare; non si può pensare di risparmiare e pretendere poi di ottenere buoni risultati perché esce fuori solo una ciofeca.
Non credo che quando si rompe la marmitta o il motore, si fa in self perché sennò la macchina si può buttare, e tale ragionamento deve essere adoperato anche nel mondo editoriale. Si paga un traduttore/traduttrice, un grafico per l’impaginazione e la cover così da ottenere un lavoro adeguato.
Non avrebbe senso che io e molti come me, spendano i loro soldi in formazione e poi una semplice IA, possa prendere il nostro ruolo solo perché si vuole risparmiare, i risultati alla fine sono quelli che sono e il libro adesso ha due stelline su cinque, la Crownover ha perso lettori e la casa editrice si è fatta terra bruciata per il futuro.
Il mondo del web è spietato e sbagliare in questo modo significa solo volersi rovinare con le proprie mani.
La bufera mediatica pare si sia calmata ma questo libro è ancora sul commercio e a parer mio, bisognerebbe scriverlo se si usa la IA per la grafica o per la traduzione, è più corretto verso coloro che spendono i loro soldi e tempo nella lettura del romanzo.
Bene Reader per oggi è tutto; ti mando un saluto virtuale e alla prossima!