Miscellanea

Squid Game 2: Parliamone

Squid Game

Ciao Reader! Oggi sono tornata con un articolo un po’ diverso dal solito, poiché parleremo di una serie televisiva e non di un libro e mi riferisco a Squid Game.

Oggi giorno penso che tutti conoscano grossomodo questa serie tv però parliamone assieme.


Squid Game

Squid Game è una serie televisiva sudcoreana dal genere thriller, distribuita in tutto il mondo sulla piattaforma di streaming Netflix dal 17 settembre 2021.

La serie trae il proprio titolo originale e l’ispirazione dal gioco del calamaro, un popolare gioco per bambini praticato in Corea del Sud fin dagli anni Settanta.

Ad oggi sono presenti due stagioni: la prima, pubblicata nel 2021 consta di nove episodi mentre l’ultima, di sette, è uscita pochi giorni fa su Netflix. Inoltre sulle pagine principali della serie è scritto che ci sarà una terza (e ultima) stagione nel 2025.

Ma di che parla la serie?


Squid Game: I stagione

La storia è ambientata a Seoul nel 2021.

Viene presentato subito quello che sarà il personaggio principale della storia (e che rincontreremo anche nella seconda stagione) ossia Seong Gi-hun, un ludopatico sudcoreano divorziato e fortemente indebitato, costretto a vivere nel quartiere povero di Seongdong grazie all’aiuto economico della madre. Tramite uno sconosciuto viene invitato a partecipare a una gara composta da sei giochi per bambini con l’obiettivo di vincere una grossa somma di denaro. Accetta l’offerta sperando di risanare così la propria situazione familiare nei confronti sia della madre sia di sua figlia Ga-yeong, per la quale sta cercando di ottenerne l’affidamento.

Accettando si ritrova in un luogo sconosciuto insieme ad altre quattrocento cinquantacinque persone con debiti simili ai suoi o anche maggiori. I giocatori sono tenuti costantemente sotto controllo da guardie vestite in rosso con maschere particolari poiché hanno sù il disegno di tre dei quattro simboli presenti sul joystick e ogni maschera rappresenta un posto nella gerarchia: in ordine dal meno “importante” al “più” ci sono cerchio i quali hanno compiti umili come ad esempio pulire il sangue o trasportare i corpi nelle bare, il triangolo (operatori di secondo livello) il cui lavoro è di sparare alla gente che non ha soddisfatto le regole del gioco) e infine quadrato (dipendenti di grado superiore) i quali danno ordini a tutti gli altri e hanno ampio accesso alle telecamere a circuito chiuso all’interno della struttura, infine al vertice più alto di questa piramide c’è il Front Man, ossia il coordinatore che gestisce il gioco per volere del suo capo.

Ben presto i giocatori scoprono che chi perde viene ucciso brutalmente e ogni morte aggiunge cifre molto alte al monte premi finale.

Gi-hun fa squadra con altri giocatori, incluso il suo amico d’infanzia Cho Sang-woo, per sopravvivere alle sfide brutali sottoposte dai giochi (solo alcuni esempi tira alal fune con un brutto finale, caramello o anche biglie). Alla fine, Gi-hun vince il gioco, ma scopre che dietro l’organizzazione dei giochi c’è un sistema ben strutturato, alimentato dalla ricchezza e dalla crudeltà di persone privilegiate. Ciononostante, Gi-hun è segnato dalla sua esperienza e decide di non godersi il denaro, ma piuttosto di cercare di fermare il sistema.

Parallela al gioco, c’è un’altra storia raccontata ossia quella di Hwang Jun-ho, un detective in cerca del fratello scomparso, il quale riesce a infiltrarsi nel gioco sotto copertura. Durante le sue indagini, scopre che il fratello, Hwang In-ho, non è nient’altro che il misterioso Front Man.


Squid Game: II stagione

2024.

Gi-hun, dopo aver cercato invano elementi o persone che riuscissero a farlo mettere in contatto con i capi del gioco, riesce a trovare e parlare solo in chiamata con il Front Man (anche grazie all’aiuto di altre persone incluso il detective Jun-ho, il quale non ha mai smesso di cercare l’isola dove ha scoperto scomode verità ma della quale non ricorda nè nome nè posizione). L’obiettivo di Gi-hun è quello di riuscire a incastrarlo ma viene scoperto quindi decide di attuare il piano B ossia quello di rientrare nel gioco solo dopo però essersi messo una spia micro-chip nel plantare dentale per far capire ai suoi amici dov’è e incastrare finalmente il sistema che vi sta dietro.

Il piano B va in fumo poiché Gi-hun scopre, durante il primo gioco (identico alla prima stagione ossia Un,due, tre stella/stai là) che il micro-chip è stato tolto, ed è rimasto solo.

Front Man, facendo leva sul suo anonimato, entra a far parte del gioco e lega particolarmente con Gi-hun appoggiandolo anche in molte scelte.

Dall’esterno, il detective Jun-ho e la squadra di alleati cercano di localizzare l’isola in cui si sta svolgendo il gioco.

Dopo aver fallito nel proposito di terminare il gioco attraverso un voto di maggioranza per tre volte, al termine del terzo gioco Gi-hun organizza una ribellione tra i sopravvissuti per porre fine ai giochi, ma i suoi piani vengono ostacolati dal Front Man, che sabota la rivolta all’ultimo e, una volta liberatosi della sua copertura di giocatore 001, cattura Gi-hun dopo aver ucciso l’amico Jung-bae.


Squid Game II stagione

Ne è valsa la pena aver aspettato tre anni?

Dopo aver illustrato le due stagioni di Squid Game, è ora di rispondere alla domanda principale che tutti si chiedono e che sta spopolando molto anche sul web ossia, Ne è valsa la pena aspettare tre anni per questa seconda stagione?

Rispondere a questa domanda, è un po’ difficile per me. Mi spiego meglio.

Ho apprezzato molto la prima stagione, la suspense che aumentava di episodio in episodio e tutti i giochi, che sono per bambini quindi apparentemente facili, ma se fatti con l’ansia del tempo e la consapevolezza che se si fallisce, si muore, è tutt’altra cosa. Avevo grandi aspettative per questa seconda stagione però mi ha lasciato molto perplessa ma in positivo. I primi episodi, personalmente, sono un po’ troppo lenti, forse fatto apposta per creare una sorta di introduzione a ciò che avverrà dentro al gioco io non lo so, però volevo smettere di vedere la serie, poi una volta iniziata la vera e propria storia lì dentro, è nato l’interesse che avevo perduto precedentemente.

In questa serie c’è un cambiamento rispetto alla precedente ossia il fatto che dopo ogni singolo gioco (che ho trovato più difficile rispetto al passato), i giocatori potevano votare se rimanere o andare via, diversamente al passato che si potette votare solo una volta. Questa “novità” l’ho apprezzata particolarmente; l’ho percepita come il “sei tu a decidere il tuo destino con le tue decisioni e nessun altro” e in più si capisce quanto l’avidità del denaro possa giocare brutti scherzi portando i giocatori a volere sempre più soldi e per raggiungere questo scopo sono arrivati ad uccidersi a vicenda senza scrupoli e solo con la cattiveria. Un quadro che rappresenta molto il mondo di oggi giorno senza troppi veli e fronzoli, solo la cruda e nuda verità.

Quello che mi ha fatto storcere il naso è il finale. Troppo aperto e ti lascia veramente con l’amaro in bocca; potevano fare una scelta diversa personalmente perché veramente ti fa venire voglia di tirare il telecomando alla televisione per quanto è ambiguo però magari serviva una rampa di lancio per la terza stagione, che speriamo sia anche l’ultima visto che stanno innacquando il brodo un po’ troppo.

Per concludere, posso solo dire di vedere questa stagione e dargli un pochino di speranza; tre anni per questa serie mi sembrano un po’ eccessivi però magari ci lasceranno a bocca aperta per l’ultima, chissà, mai dire mai!


Bene Reader per oggi è tutto. Io ti mando un saluto virtuale e iscriviti alla newsletter per non perderti i prossimi articoli!

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