Pagine in Fotogrammi

Pagine in Fotogrammi: Percy Jackson di Rick Riordan

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Ciao Reader! Oggi ti presento una nuova rubrica intitolata Pagine in Fotogrammi.

Pagine in Fotogrammi è una rubrica i cui post verranno pubblicati ogni venerdì, nei quali parleremo e discuteremo di tutti quei film/serie tv inspiratosi a libri, famosi e non.

Analizzeremo i pro e i contro del film o serie tv in questione con anche qualche riflessione.

Era da tempo che volevo portare sul mio blog questa rubrica, ma non trovavo mai il titolo giusto e poi grazie alla mia grafica del cuore, Liliana, è nata l’idea e con essa anche l’immagine, che è semplicemente spettacolare.


Per questo primo appuntamento ho deciso di analizzare sia il film che la serie tv (da poco pubblicata) inspirate alla saga Percy Jackson scritta da Rick Riordan.


Introduzione

Percy Jackson prevede diverse serie, la prima è intitolata gli dei dell’Olimpo scritta da Rick Riordan è una pentalogia fantasy young adult legata al mondo della mitologia greca.

I protagonisti sono Percy Jackson, il suo migliore amico e custode satiro Grover infine Annabeth, figlia della dea della saggezza ossia Atena.

Affronteranno sfide, nemici mitologici e umani. Istaureranno legami profondi, perderanno e vinceranno insieme.


Fatta questa introduzione, possiamo parlare del film, o meglio dei film, poiché ce ne sono ben due, intitolati rispettivamente come i primi due libri della serie ossia Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini e Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il mare dei mostri, entrambi diretti da Chris Columbus, il primo pubblicato nel 2010 riscuotendo un enorme successo, il secondo invece, nel 2013 che smosse numerose critiche.

Posso dire che per me questi due film, non tanto il primo, ma particolarmente il secondo, sono stati dei flop? Non mi ha convinto neanche la serie ma di questo ne parlerò dopo.


Il primo film era iniziato anche relativamente bene nonostante diverse parti non concordassero con il libro e so che sono state inserite semplicemente per far filare di più la storia, ma tutto sommato era gradevole da vedere, a parte vedere Annabeth mora quando sul libro è bionda ma va bene così, il cast non prevedeva bionde a quanto pare.

Il secondo film però, è un’accozzaglia di cose. Va bene che non puoi mettere cinque libri in un film di un’ora oppure fare un film per ogni libro risulterebbe troppo costoso (Harry Potter l’ha fatto ma è un altro paio di maniche), ma almeno fallo con un criterio. Non mi puoi mettere subito la battaglia del vello d’oro, o farmi vedere a inizio storia le corna di Grover senza spiegarmi della sua missione o presentarmi così dal nulla Tyson, dal film sembra che Tyson sia stato appioppato a Percy come un sacco di patate, come a dire “tié è tuo fratello, risolvitela da solo” ma non è per nulla la verità, non è proprio così che sono andate le cose.

Tyson, appare sì nel secondo libro, ma non spunta fuori dal nulla anzi, è amico di scuola fin dall’inizio di Percy, anzi viene spiegata la sua storia ossia che è un senzatetto, si legge che Percy lo cerca insieme alla madre e che non lo trova, insomma c’é tutta una storia sotto e vale uguale per Grover, le corna non le ottiene subito ma dopo tanta fatica e la sua missione a cercare Pan, tutte informazioni che chi non ha letto il libro non può sapere e nel film ci sono innumerevoli salti di trama quindi stai sempre a chiederti come sia possibile e quando c’è stata quella determinata azione.


La serie tv invece, tanto decantata, mi è piaciuta ancora meno.

Se nei film Annabeth era mora, qui è di colore, va bene tutto, che c’è il razzismo, che vuoi mandare i messaggi a una società arcaica, ma non mi puoi mettere un personaggio, dell’antica Grecia, figlia di una dea, di colore, penso sia un controsenso della storia.

Vogliamo parlare di Grover invece? Sembra un bambino anche se ha venticinque anni, dai, i personaggi almeno sceglieteli bene, in base alla trama, almeno nel film si vedeva che era leggermente più grande.

Ciò che più però mi ha disturbato sono le battute che fa Dioniso a Percy appena entrato nel campo. Nel libro sono totalmente diverse, avvengono in altri modi e luoghi.

Altra scena non apprezzata da me? L’episodio nel covo di Medusa, semplicemente perché di somiglianze non ne ho viste (manco nel film ma lì c’era un accenno di prova). Nel libro si percepisce tutta la tensione, la paura che i personaggi provano e vivono, le loro idee e pensieri, è tutto dettagliato essendo anche un momento importante della storia.


A volte mi domando se gli sceneggiatori leggano veramente le storie, non so che scelte facciano. A volte omettono parti così importanti per uno spettatore, per capire la trama, per fare i collegamenti e cose varie che veramente dubito. Sicuramente c’è sforzo dietro, non posso negarlo, è difficile fare dei film basati su un libro, però almeno provare a fare qualcosa di bello…


Bene Reader, per oggi è tutto; io ti mando un saluto virtuale e stay tuned per non perderti i prossimi post!

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